Scopriamo la Cartomanzia

CHE COS’È LA CARTOMANZIA

La cartomanzia è una pratica divinatoria che ha origini molto antiche e che può essere eseguita attraverso l’utilizzo di diversi tipi di carte: le comuni carte da gioco, i tarocchi o le “Sibille”.
Il termine “cartomanzia” si compone di due parole: “carta” e “manteìa” (mantica), ovvero divinazione con le carte. Possiamo quindi definire sinteticamente la cartomanzia come l’arte di presagire il futuro, oppure come l’interpretazione di fenomeni occulti per mezzo della divinazione. Quest’ultima è la facoltà di estrapolare informazioni e chiarimenti da fonti ultraterrene per mezzo di un rituale e tramite la decodificazione di eventi o di simboli.
La cartomanzia non cambia la sorte, il succedersi degli eventi, ma è un mero strumento per facilitare la comprensione del presente e per aiutare a prestare più attenzione al dialogo interiore. Un consulto serio richiede tempo affinché si crei la giusta intesa con il consultante e concentrazione per poter raccogliere informazioni veritiere e attendibili.

Riguardo alla nascita della cartomanzia, vi sono diverse scuole di pensiero. Alcuni studiosi ne attribuiscono l’origine ai cinesi, affermando che derivi dal domino, che nei tempi antichi era un autentico strumento per la lettura divinatoria. Il francese Alliette sosteneva invece che i primi cartomanti fossero dei sacerdoti dell’antico Egitto, i quali erano in grado di presagire il futuro tramite la lettura di un mazzo di 78 carte costituite da fini foglie auree in cui erano impressi indecifrabili geroglifici. Nel corso dei secoli, questi ultimi furono sostituiti da immagini associate ad una precisa simbologia.

L’utilizzo delle carte da gioco con finalità divinatorie era noto già in epoca medioevale, anche se era ben lontano dal concetto di cartomanzia attuale. Le carte venivano semplicemente usate come mezzo per una predizione generale della fortuna, in modo del tutto casuale. L’inizio ufficiale della cartomanzia si fa risalire al 1540, grazie all’opera “Chiave delle cose occulte” di Guillaume Postel, il quale fece un primo sforzo di regolamentare quest’arte divinatoria, ponendo le basi del moderno uso dei tarocchi, arrivati ai giorni nostri, seppur con le dovute variazioni.

COME SI SVOLGONO I CONSULTI

I moderni tarocchi si compongono di 78 carte, suddivise in 56 Arcani minori e 22 Arcani maggiori.
Le carte, precedentemente mischiate e divise dal consultante, vengono disposte dal cartomante sul tavolo seguendo una precisa sequenza. Non esiste un metodo univoco per leggere i tarocchi, ma esso varia a seconda dell’”oggetto” da scrutare (relazioni, soldi, carriera, salute, ecc.).
L’esito della lettura è dato una concatenazione di significati che, a loro volta, dipendono dalla posizione dei tarocchi.
È importante specificare che le carte, più che prevedere il futuro, utilizzano il simbolismo per consentire al cartomante di intuire e suggerire la strada migliore per il conseguimento del traguardo prefissato dal consultante. Si tratta di un consiglio, non di un obbligo: il consultante non perde mai il proprio libero arbitrio ed è pertanto sempre responsabile delle proprie azioni.

PRINCIPI DI BASE DELLA CARTOMANZIA

 

La cartomanzia si fonda sul principio “Come sopra così sotto”, un motto che identifica nel “sopra” una realtà astratta, colta nei suoi aspetti più autentici e universali, mentre nel “sotto” la realtà contingente, fisica, del mondo sensibile.
In altre parole, la commistione delle carte tirate fuori dal mazzo, tramite la decodificazione delle figure simboliche, dell’allegorismo e della posizione, ci può dare un’indicazione approssimativa degli effetti scaturenti delle nostre decisioni, secondo il cosiddetto “metodo intuitivo”, oppure suggerirci la migliore scelta da prendere e quale esito da essa sortirà, in base al “metodo sacrale”.
L’arte divinatoria della cartomanzia ha quindi una duplice funzione: quella più nota di predire il futuro, ma anche quella di approfondire la conoscenza di noi stessi.

COSA BISOGNA ASPETTARSI DALLA CARTOMANZIA

La cartomanzia viene spesso degradata a vile cialtroneria. Questa errata fama deriva dalle eccessive aspettative di alcuni consultanti. Bisogna escludere a priori che l’arte divinatoria della cartomanzia faccia miracoli, possa riaccendere un amore finito o realizzare guarigioni.
Quello che possiamo legittimamente aspettarci da un consulto è:
– un supporto per affrontare momenti di incertezza;
– una previsione delle conseguenze delle nostre scelte attuali;
– la migliore soluzione ai problemi che ci affliggono.
Inoltre bisogna sfatare il mito popolare che la cartomanzia serva “solo” a prevedere il futuro. Si tratta in verità di una materia molto più vasta e complessa, che include l’ascolto della voce interiore, gli esercizi di visualizzazione e la meditazione.